Author/Uploaded by Romana Petri
Indice Copertina L’immagine Il libro L’autrice Frontespizio Rubare la notte 1. Una bicicletta volante 2. Le baptême de l’air 3. È una malattia grave? 4. Siete il pozzo dell’anima mia 5. Signore, io voglio soprattutto volare&#...
Indice Copertina L’immagine Il libro L’autrice Frontespizio Rubare la notte 1. Una bicicletta volante 2. Le baptême de l’air 3. È una malattia grave? 4. Siete il pozzo dell’anima mia 5. Signore, io voglio soprattutto volare 6. Ci crede se le dico che spesso, mentre volo, prendo appunti? 7. Volevo chiedervi di sposarmi 8. Buongiorno a Lagertha, la più bella regina di Kattegat 9. Ti chiedo perdono, amore mio, per tutte le pene che ti ho dato e per quelle che ti darò 10. Ma questa è la sera di Capodanno? 11. Salvatemi, mandatemi al fronte! 12. Si guardi intorno. Non viviamo in uno strano pianeta? 13. Ecco che si installa nell’eternità 14. Te lo ricordi come ci siamo amati? 15. Mezza matta 16. Se nessuno l’avesse ancora capito, la Rosa, l’unica vera rosa del romanzo, sono io 17. Appari a me, Signore, perché è tutto molto faticoso quando si perde il gusto di Dio 18. Indubbiamente lei si rende conto che si sta comportando da bastardo 19. Quando muoiono i tuoi dèi, muori anche tu 20. Madre, posso offrirvi una rosa? Copyright Copertina Frontespizio Rubare la notte Inizio del libro Copyright Il libro Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell’immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi. Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d’avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell’infinito. L’autrice Romana Petri vive a Roma. Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, premio Comisso e premio Speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021) e Mostruosa maternità (2022). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna”, “La Stampa”, “il Venerdì di Repubblica” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto). Romana Petri Rubare la notte Rubare la notte A Rita Albertini, alla Albertini, fuggiasca sorvolatrice di lontane galassie Ce ne ricorderemo di questo pianeta. VILLIERS DE L’ISLE-ADAM Cap Juby, 27 febbraio 1928 Madre carissima, vi chiedo scusa per il ritardo, so di avervi abituata ad altri ritmi. Ma qui sono stato io a dovermi abituare. Forse non è il termine giusto, ma non me ne viene un altro. Potrei dire stupore – abituarmi, adattarmi allo stupore –, ma non rende l’idea. Non importa, voi mi conoscete come nessuno. Diciamo che non ho fatto altro che guardarmi intorno, a terra e in volo. Ho perso tutto questo tempo a guardare le cose. Perso solo in relazione al fatto di non avervi ancora scritto, perché in realtà la mia vera impressione è stata sempre quella di averlo trovato. Perdonate la ripetizione, ma qui di tempo ce n’è molto, e ho scoperto che non mi dispiace. So che siete preoccupata, quale madre non lo sarebbe con un figlio così lontano da casa, nel deserto? E a fare quel che faccio io: dirigere una stazione aeropostale in Marocco, in un luogo che si chiama Cap Juby, a qualche buon chilometro dalla zona del Río de Oro dove, vi assicuro, non ci sono né fiume né oro, ma solo spagnoli che non possono vedere i francesi, e poi i mauri con i loro schiavi, gli izarguin, i sanguinari ait-toussa. Pensate che qui l’assoluto silenzio del deserto a volte è rotto solo dagli spari. I pochi mauri che lavorano da noi, ogni volta, istintivamente, si buttano a terra. Noi non ci facciamo nemmeno più caso. Dormo su una cassapanca troppo corta per la mia altezza. Poi, qualche giorno fa, uno dei mauri ne ha aggiunta una più piccola che ho subito usato per la testa. L’ho visto che rideva con i suoi denti giovani e bianchissimi. E allora ho capito che avrei dovuto fare il contrario: usarla per i piedi. Qui mi vogliono bene tutti, ma mi considerano uno svitato. Primo perché appena mi rendo conto che un aereo postale è in ritardo accendo il mio Breguet 14
Author: K. McCoy; Darie McCoy; Mo Flames; Latrell R. Morris; J. Nell; Niccoyan Zheng
Year: 2023
Views: 25488
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